Novoli, Puglia, Italia
A gennaio Novoli (Lecce) celebra i giorni del fuoco con l’imponente Fòcara, l’evento clou dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate che culminano con l’accensione il 16 gennaio del grande falò che ha una base di 20 metri di diametro e un’altezza di 25 metri, il più grande del Mediterraneo. È uno delle iniziative invernali di maggiore richiamo in Puglia, intriso di folklore e religiosità popolare con una straordinaria cornice di musica, arte, spettacolo ed enogastronomia. Dal 16 al 18 gennaio 2020 i riti religiosi, la Fòcara e gli spettacolari giochi pirotecnici richiamano a Novoli decine di migliaia di pellegrini e visitatori per i quali è anche l’occasione per scoprire il ricco patrimonio artistico e culturale del Nord Salento. La costruzione della Fòcara inizia subito dopo la pota delle vigne e richiede ingegno e abilità per accatastare le oltre 80.000 fascine di tralci di vite. La scenografia dell’enorme falò negli ultimi anni è personalizzata dall’intervento di un artista di fama mondiale. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il “Santo del Fuoco” ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all’epoca bizantina. Questa considerazione nasce dal fatto che la devozione a Sant’Antonio Abate è appunto tipicamente bizantina come bizantine sono anche quelle per San Nicola, San Biagio, Santo Stefano e Sant’Andrea, santi ai quali i Novolesi hanno dedicato delle chiese. Ufficialmente Sant’Antonio Abate diviene protettore di Novoli nel 1664(vescovo dell’epoca mons. Luigi Pappacoda). Sant’Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.