Piazza Emile Chanoux, Aosta, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, Italia
Tutti gli anni, il 30 e 31 gennaio, il centro storico di Aosta ospita la Fiera di Sant’Orso- Foire de Saint-Ours, conosciuta anche come “la Millenaria” grazie alle sue mille e oltre edizioni. Giunta alla sua 1020° edizione, si tratta di un momento di incontro, un’occasione per rivivere e riscoprire le tradizioni della Valle d’Aosta. Come vuole la tradizione artigiani hobbisti, artigiani professionisti, imprese e produttori del territorio si riuniscono per due giorni nel cuore della città: più di mille espositori partecipano a questa grande festa di popolo in cui legno, pietra ollare, ferro e tessuti uniti al savoir faire della tradizione sono in grandi protagonisti. La Fiera si svolge dall’alba al tramonto senza un orario di inizio fisso: gli artigiani che espongono scendono dalle vallate laterali quando è ancora buio ed all’alba iniziano a preparare il proprio banchetto, restando in Fiera fino alla sera.
Ai banchetti degli artigiani si aggiungono due tendostrutture dedicate alle imprese artigiane ed alle aziende dell’agroalimentare valdostano che restano aperte anche oltre i giorni di Fiera: l’Atelier ed il Padiglione enogastronomico. A corollario vengono organizzate diverse altre iniziative: musica, dimostrazioni dal vivo, mostre, spettacoli per grandi e bambini, speciali occasioni di incontro con artisti e associazioni del territorio. La Fiera esprime da sempre l’identità della popolazione valdostana attraverso la celebrazione di un forte senso di appartenenza storico-culturale verso il proprio territorio. Un’esposizione di vere opere d’arte, derivanti anche dalla ricerca e dall’utilizzo di stili innovativi, sono i simboli tangibili di una cultura antica. Avvolti da questa magica atmosfera, sarà possibile vivere un’esperienza unica, fatta di sensazioni quotidiane dal fascino millenario.
Nel Medio Evo la Fiera si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la Chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, era solito distribuire ai poveri indumenti e “Sabot“, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate in Fiera. Adesso è tutto il centro cittadino ad essere coinvolto nella manifestazione, all’interno e a fianco della cinta muraria romana. Il simbolo della manifestazione è il Galletto ma sono tanti gli oggetti legati alla tradizione. I Sabot naturalmente, la Coppa dell’Amicizia e la Grolla, i giocattoli “Tatà” e poi gli oggetti di uso quotidiano fino a qualche decennio fa: rastrelli, cestini, gerle, botti. La Fiera è anche folklore ed occasione di degustazioni gastronomiche di vini e di prodotti tipici. E’ un momento di festa che si protrae, tra canti e balli tradizionali, nella lunga “Veillà“, la notte fra il 30 e 31 Gennaio con le vie illuminate e piene di gente.