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Storico Carnevale di Ivrea – edizione 2020

Prenderà il via il 6 gennaio 2020 con la tradizionale prima uscita di Pifferi e Tamburi l’edizione 2020 dello Storico Carnevale di Ivrea, un evento unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dare vita a una serie di eventi, celebrazioni e rappresentazioni dal forte valore simbolico: una grande festa civica popolare durante la quale la comunità di Ivrea (Torino) celebra la propria capacità di autodeterminazione ricordando un episodio di affrancamento dalla tirannide che si fa risalire al Medioevo. Conosciuto ai più per la spettacolare battaglia delle arance che si svolge ogni anno per tre giorni nelle principali piazze della città, questo Carnevale è in realtà un evento che si caratterizza per il complesso cerimoniale culminante nel Corteo Storico denso di evocazioni storico-leggendarie che attinge a diverse epoche storiche: dalle sommosse popolari medievali all’epoca napoleonica, dal Settecento fino ai moti del Risorgimento.

Ed è proprio nel periodo risorgimentale che nasce il personaggio della Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà ed eroina della festa che – accompagnata dal Generale di origine napoleonica – è la protagonista femminile del carnevale più antico d’Italia. Lo spirito dello Storico Carnevale vive, infatti, nella rievocazione di un episodio di liberazione dalla tirannide: un barone (storicamente riconosciuto nel Marchese di Monferrato) che affamava la Città venne scacciato grazie alla ribellione di Violetta, la figlia di un mugnaio che non volle sottostare allo ius primae noctis e che uccidendolo accese la rivolta popolare. La celeberrima Battaglia delle Arance rievoca proprio questa rivolta: il popolo è rappresentato da squadre di aranceri a piedi che combattono – sprovvisti di qualsiasi protezione – contro i soldati del tiranno posti su carri trainati da cavalli che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature. Tirare le arance ha dunque una valenza simbolica ma è pura goliardia: una stretta di mano, dopo un “testa a testa”, sancisce la pace. Una speciale commissione osserva, nei tre giorni di suo svolgimento, l’andamento della battaglia e assegna un premio alle squadre – sia a piedi sia ai carri da getto – che, per ardore, tecnica e lealtà, si sono maggiormente distinte.

In segno di partecipazione alla festa tutti i cittadini e i visitatori a partire dal Giovedì Grasso –  su ordinanza del Generale – scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese. Una manifestazione ricca di storia, tradizione, spettacolo, emozioni e grandi ideali, che coinvolge tutta la città di Ivrea vedendo un livello di partecipazione totale degli eporediesi a tutti gli appuntamenti in calendario. Il programma della manifestazione carnevalesca va oltre i tre giorni della battaglia – la  presentazione della Mugnaia del Sabato Grasso, la tradizionale sfilata del Corteo Storico, i fuochi  artificiali, la Battaglia delle Arance, l’abbruciamento degli scarli e, infine, l’intimo funerale del  Carnevale: esso si svolge seguendo un cerimoniale articolato e complesso, disciplinato da  un ben preciso copione, in un arco temporale che si estende oltre i tre canonici giorni della festa.

Le fagiolate rionali, la Prise du Drapeau, le Alzate degli Abbà, le zappate degli Scarli e la  distribuzione di polenta e merluzzo sono solo alcuni degli appuntamenti disseminati dal 6  gennaio fino alla chiusura del Carnevale. Durante la sfilata del Corteo il momento di massima partecipazione è rappresentato dal passaggio della Mugnaia sottolineato dagli  applausi e dalle grida di evviva degli spettatori. Davanti al carro della Mugnaia sfilano gli Alfieri con le antiche bandiere dei rioni; poi viene il Corteo a cavallo guidato dal Generale; dietro a lui  sfilano gli ufficiali dello Stato Maggiore con le divise blu e rosse dell’esercito napoleonico e le  Vivandiere; vi partecipa anche il Sostituto Gran Cancelliere che porta in capo parrucca e tricorno  e tiene con sé il Libro dei Verbali. Per un’antica tradizione risalente al 1808, infatti, i fatti salienti  di ogni Carnevale vengono verbalizzati dal decano dei notai della città; esso assume così il ruolo di  Gran Cancelliere e nomina simbolicamente un sostituto che partecipa in sua vece alla sfilata e alle altre celebrazioni carnevalesche.

L’atmosfera gioiosa che accompagna la sfilata del Corteo Storico non sarebbe tale senza le musiche del Carnevale. Una banda esegue “La Canzone del Carnevale“, l’inno ufficiale della festa  che, nelle sue parole, celebra la rivolta popolare contro il tiranno, mentre i popolarissimi “Pifferi e  Tamburi” suonano per le vie della città le note delle classiche “pifferate”, colonna sonora che  scalda il cuore degli eporediesi fin dall’uscita ufficiale del 6 gennaio. Completano la galleria dei personaggi storici il Magnifico Podestà, garante della libertà cittadina,  e i giovanissimi Abbà che dei 5 rioni sono i fieri rappresentanti. Gli Abbà, in tutto dieci, sono bambini che in ricchi costumi rinascimentali rappresentano i priori delle cinque parrocchie di Ivrea: San Grato, San Maurizio, Sant’Ulderico, San Lorenzo e San Salvatore. Gli Scarli, invece, sono pali rivestiti di erica e ginepro bruciati in segno di rituale, ma per Ivrea  rivestono anche il simbolo di vitalità e buon augurio lasciato in dono dal Carnevale che si  conclude. Gli Scarli vengono zappati il lunedì e vengono abbruciati il martedì: lo Scarlo che brucia  in piazza di Città è presieduto dalla Mugnaia che, in piedi sul cocchio, leva alta la spada finché la  bandiera in cima allo Scarlo non è del tutto consumata dal fuoco.

PROGRAMMA DELL’EVENTO

Domenica 6 gennaio 2020: prima uscita dei Pifferi e Tamburiinvestitura ufficiale del Generale, Santa Messa in Duomo e Cerimonia dei Ceri

Domenica 9 febbraio 2020: Fagiolate di Bellavista e San Giovanni, consegna del Libro dei Verbali dal Gran Cancelliere al Sostituto, Prise du Drapeau, Alzata degli Abbà, sfilata del Corteo Storico, Generala in piazza di Città

Domenica 16 febbraio 2020: Fagiolate di Montenavale, Cuj dij Vigne, Torre Balfredo e Santi Pietro e Donato, presentazione dei carri da getto e sfilata nelle vie del centro, riappacificazione degli abitanti dei Rioni di San Maurizio e del Borghetto sul Ponte Vecchio, Alzata degli Abbà, sfilata del Corteo Storico, Generala in piazza di Città

Giovedì 28 febbraio 2019: passaggio dei poteri civili dal Sindaco di Ivrea al Generale e Calzata del Berretto Frigio, sfilata del Corteo Storico, Festa dei bambini in piazza Ottinetti, Fagiolata Cuj d’via Palma, visita del Corteo Storico al Vescovo e degli Abbà al Sindaco, Investitura degli Oditori ed Intendenti Generali delle Milizie e Genti da Guerra del Canavese

Sabato 22 febbraio 2020: presentazione della Scorta d’Onore della Mugnaia, presentazione della Vezzosa Mugnaia dalla loggia del Palazzo Municipale, marcia del Corteo Storico, fiaccolata goliardica e sfilata delle squadre degli aranceri a piedi in Lungo Dora, spettacolo pirotecnico

Domenica 23 febbraio 2020: Fagiolate del Castellazzo, San Lorenzo, via Dora Baltea e San Bernardo, Cerimonia della Preda in Dora, inquadramento dei Carri da getto in corso Massimo d’Azeglio e inizio della prima giornata di Battaglia, Corteo Storico

Lunedì 24 febbraio 2020: Zappate degli Scarli al grido di As pianta ‘lpich a l’uso antic, inquadramento dei Carri da getto in corso Massimo d’Azeglio e inizio della seconda giornata di Battaglia, Corteo Storico a piedi, primo assaggio di merluzzo e cipolle in Borghetto

Martedì 25 febbraio 2020: inquadramento dei Carri da getto e terza giornata di Battaglia, Corteo Storico, premiazione dei Carri da Getto e delle squadre a piedi, abbruciamento degli Scarli nei vari rioni in presenza della Mugnaia in piazza di Città, abbruciamento dell’ultimo Scarlo in piazza Lamarmora, marcia funebre e Advérze a giòbia ‘n bot in piazza Ottinetti

Mercoledì 26 febbraio 2020: polenta e merluzzo in piazza Lamarmora

Piazza Alfonso La Marmora, Ivrea, Piemonte, Italia