Santu Lussurgiu, Sardegna, Italia
Dal 23 al 25 febbraio 2020 si svolgerà una delle corse a cavallo più spericolate e colorate della Sardegna! Il centro storico di Santu Lussurgiu (Oristano) ospiterà infatti un grande carnevale equestre caratterizzato da una corsa a pariglia di cavalli detta “Sa Carrela ‘e Nanti” (strada che si para d’avanti). Le tradizioni equestri, come “Sa Carrela ‘e Nanti”, sono molto antiche, risalgono ai secoli scorsi quando, i Giudici di Arborea prima e i viceré spagnoli dopo, avevano impiantato e favorito l’allevamento dei cavalli, tanto da ottenere razze speciali per le corse. Un riferimento certo si rinviene nel dizionario del Casalis che cita “sa carrela” a partire dal 1840. Nelle corse a pariglia, che attualmente si svolgono per il carnevale a Santu Lussurgiu, i cavalieri devono essere dei veri acrobati così come impongono le regole di questo genere di manifestazione che ha origini nelle esercitazioni e nelle tradizioni delle cavallerie leggere.
Sa Carrela ‘e Nanti è la sintesi del carnevale di Santu Lussurgiu che ha come protagonisti i cavalieri, i cavalli e il pubblico. Anche la folla è parte integrante dell’evento creando un particolare effetto: la folta massa si apre un attimo prima dell’arrivo dei cavalli in corsa per richiudersi subito dopo il loro passaggio. L’evento prevede una strada sterrata lunga circa 350 metri, caratterizzata da ripide discese e salite, da curve e strettoie che si snodano lungo le viuzze del centro storico del paese. I cavalieri, rigorosamente lussurgesi, devono indossare, secondo la tradizione, una maschera o avere il volto dipinto. La manifestazione si svolge tradizionalmente in tre giornate. La domenica di Carnevale i cavalieri si presentano a s’iscappadorzu, il punto in cui ha inizio la corsa e a gruppi di due, tre (una volta anche in quattro) si lanciano in questa ardita corsa. La corsa più comune è la pareza (a coppie), i cavalieri partono, corrono e arrivano insieme, con il braccio di uno sul braccio dell’altro volendo simboleggiare l’unità, la concordia, l’amicizia e la solidarietà.
Il lunedì, chiamato “Su Lunisi de sa Pudda” (il lunedì della gallina), il cavaliere lanciato al galoppo deve buttare a terra con un bastone, chiamato “Su fuste ‘e ortzastru”, un fantoccio che ha le sembianze di una gallina, che sostituisce dagli anni ’70 la gallina vera. Il martedì termina lo spettacolo con la premiazione dei cavalieri che hanno buttato giù più galline, delle tre migliori pariglie e di tutti gli altri partecipanti. Sa Carrela ‘e Nanti rappresenta un momento unico di riconoscimento autentico della comunità locale, è una occasione di scambio, di conoscenza reciproca, è il veicolo che avvicina i visitatori alla storia della comunità e alla sua anima più profonda, racchiudendo in sé un fascino fortissimo e rappresentando il viaggio della fantasia, della leggerezza, della trasgressione.