Municipio di Santa Lucia del Mela, Santa Lucia del Mela, Sicilia, Italia
Il “cataletto” rappresenta una barella o lettiga con la quale si trasportavano malati, feriti e persino i morti o le bare che – a seconda dei casi – poteva essere rivestita con appositi drappi di stoffa più o meno pregiati. È proprio al Cataletto che – in provincia di Messina – si rifà il Carnevale Storico Luciese articolato in tre momenti ben distinti. Si inizia la domenica con lo “sposalizio” dove si celebra un finto matrimonio di carattere satirico con una donna vestita da sposo e da un uomo vestito da sposa con tanto di testimoni e parenti che mettono in scena una farsa burlesca. La seconda parte si svolge il Martedì Grasso e riguarda il “processo a Carnevale” dove quest’ultimo viene accusato di golosità ed ingordigia e per questo processato con tanto di dottore e prete pronto per il funerale. Ed è proprio alla fine del processo che Carnevale muore soffocato con una fraviola di ricotta (dolce tipico luciese) in bocca. Nella terza parte – quella del “cataletto” che dà il nome alla manifestazione – viene messo in scena un finto corteo funebre del defunto Carnevale con i portantini vestiti da “Babbaluci” accompagnati dagli strepiti generali e dal pianto delle cianci morto (le classiche prefiche). Al termine del corteo viene bruciato sul rogo un fantoccio che raffigura lo stesso Carnevale. Questa parte finale – che rappresenta il passaggio tra la festa e l’inizio della Quaresima – viene suggellata dal suono di cento rintocchi di campane della Cattedrale ovvero del cosiddetto “campanazzu”.
La storicità di questo Carnevale va ricercata nell’Archivio Storico Comunale dove sono state trovate numerose testimonianze che riportano notizie della festività. Tra queste le più antiche sono racchiuse in un documento del 20 novembre 1585 (un atto facente parte del “Registro de’ Mandati. Città, 1585 – 1586”). Questo Carnevale, di cui ai giorni nostri si era persa memoria, dopo una ricerca di archivio e la raccolta di numerose testimonianze scritte ed orali è stato riproposto nel 2013 dall’Associazione Turistico Culturale “Blog del Mela” con il coinvolgimento di numerosi volontari, delle associazioni, nonché di tutte le attività di ristorazione e dolciarie presenti sul territorio. Il Carnevale Storico Luciese è stato oggi arricchito con un concorso in chiave moderna dedicato al tipico mezzo di trasporto presente nelle strade siciliane: la moto ape. Infatti per l’occasione questo mezzo viene trasformato in carro allegorico in una sfida per la creazione più originale. L’evento, unico nel suo genere, prevede anche un corteo per le vie cittadine con al seguito i gruppi in maschera sulle note di allegre marce musicali. In occasione del Carnevale vengono allestite delle sagre dove vi è la possibilità di degustare i tradizionali maccheroni fatti in casa, salsiccia arrosto e dolci tipici carnevaleschi. L’edizione 2020 del Carnevale Storico Luciese – organizzata dall’Associazione Blog del Mela con il patrocinio del Comune di Santa Lucia del Mela, della Regione Sicilia e del Reis (Registro delle Eredità Immobiliari della Regione Sicilia) – quest’anno vedrà in programma tre appuntamenti all’insegna del divertimento il 16, 23 e 25 febbraio. Tra i protagonisti di questi manifestazione ci sarà la cantante Cecilia Gayle che si esibirà il 25 febbraio alle ore 20:30 in piazza Milite Ignoto.