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BRASSAÏ. L’OCCHIO DI PARIGI

La mostra Brassaï. L’occhio di Parigi, realizzata in collaborazione con Silvana Editoriale e con l’Estate Brassaï Succession, ripercorre l’opera del celebre fotografo, ungherese di nascita ma parigino d’adozione, annoverato tra i padri della fotografia umanista francese.

“L’occhio vivo della fotografia”, così lo definisce l’amico scrittore Henry Miller. Una definizione calzante per quell’acuto osservatore che nel 1924 sceglie Parigi come città d’elezione e di cui diviene il fotografo per eccellenza, colui che seppe ritrarre come nessun altro i tanti volti della capitale francese e dei suoi abitanti: dai monumenti simbolo ai quartieri operai, dalla gente di strada agli amici artisti e intellettuali, dalle serate di alta moda alla Parigi segreta dei club e delle “case delle illusioni”. Particolarmente celebri sono le sue prime fotografie in notturna, poi pubblicate nel fondamentale libro Paris de nuit(1933), e le collaborazioni con importanti riviste quali “Minotaure” e“Harper’s Bazaar”. Ma è soprattutto la vicinanza al movimento surrealista e l’amicizia con artisti e scrittori leggendari quali Salvador Dalí, Henri Matisse, Jacques Prévert e Pablo Picasso, che permetterà a Brassaï di partecipare allo straordinario fermento culturale che investì Parigi nella prima metà del Novecento.