In questa mostra, che Giuseppe Nicoloro dedica alle donne, sono esposte fotografie scelte tra ricordi di viaggio o tratte in prevalenza dall’archivio del suo lavoro di fotocronista, impegnato a documentare eventi di ogni genere, altre nascono da scatti di strada, all’impronta, quando persone e situazioni catturano l’attenzione del fotografo.
Con la scelta del titolo per la mostra, Giuseppe Nicoloro gioca con la metafora della secolare “camera oscura” del pregiudizio, della discriminazione che ha relegato le donne nel buio delle stanze domestiche, in ambiti marginali della società, generalmente deputate a compiti di cura. È da una “camera oscura” simbolica da cui oggi le donne sono uscite, sviluppando tutte le loro potenzialità latenti, a lungo inespresse o misconosciute, diventando dunque presenze sempre più visibili ovunque.
La mostra vuole documentare la presenza delle donne attorno a noi, in svariate situazioni, nella disparità delle condizioni. Fra le tante possibili scelte, Giuseppe Nicoloro ha previlegiato le fotografie che a suo parere sono più significative, per il contesto, per un movimento, un gesto, un’espressione, per il significato sotteso.