Campagna, Campania, Italia
Il 17 gennaio 2020 a Campagna (Salerno) – in occasione della festa di Sant’Antonio Abate – con l’accensione dei “fuochi” nelle piazze principali del paese si riscoprono le tradizioni popolari con tutto il loro calore. “Calore” che appartiene ad un antico rituale pagano-religioso legato ai fucanoli: i “falò” che nelle campagne meridionali illuminano la notte del Santo. Il fuoco per esorcizzare e l’acqua per purificare. Due segni, due elementi ricorrenti nell’antica e gloriosa storia della città. Tra la cronaca e le testimonianze nel passato, anche non molto remoto, venivano praticati riti propiziatori paganeggianti frammisti a riti religiosi atti ad esorcizzare l’assalto del maligno. Campagna con l’accensione dei “falò” vuole anche ricordare la tragica morte del monaco e filosofo nolano Giordano Bruno, arso vivo sul rogo, che perfezionò le sue teorie a Campagna dove nel 157 nel Convento dei Padri Domenicani annesso alla Chiesa di S. Bartolomeo fu ordinato sacerdote e cantò la sua prima messa. Una sorta di interiorizzazione di quel fuoco del rogo e dei falò tradizionali di questo luogo. Tra credenze popolari, mistificazioni e magie la città di Campagna intende custodire e tramandare alle future generazioni genuine tradizioni cui è particolarmente legata per la salvaguardia della memoria storica del suo vasto patrimonio culturale.