Corso Cornelio Tacito 49, Terni, Umbria, Italia
La mostra IMMAGINARIA. Logiche d’Arte in Italia dal 1949 – a cura di Bruno Corà – propone una riflessione sulle esperienze artistiche di maggiore incisività avvenute in Italia dall’immediato dopoguerra del secondo conflitto mondiale fino all’avvento della cosiddetta “condizione postmoderna” dell’era informatica e dell’avvio della globalizzazione. L’esposizuibe – promossa dal 20 dicembre 2019 al 1° marzo 2020 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni nella propria sede di Palazzo Montani Leoni – mira a sottolineare il contributo delle singole logiche messe in atto con le proprie opere da parte di quelle personalità artistiche che si sono distinte in determinati momenti salienti nello sviluppo della cultura visiva in Italia. Senza presumere di poter rispecchiare totalmente il complesso tessuto artistico generatosi nel nostro Paese nel corso di oltre mezzo secolo ma procedendo in modo esemplare ed esponendo per lo più singoli pronunciamenti linguistici distintivi di altrettante poetiche.
IMMAGINARIA proporrà una attenta ricognizione di compagini artistiche aderenti a movimenti o indirizzi estetici condivisi per dar conto delle produzioni pittoriche e plastiche di rilievo che nella seconda metà del Novecento si sono imposte a livello nazionale e internazionale, indicando al contempo le aperture sulle culture visive di altri paesi. È questo il caso di artisti come Fontana, Burri, Capogrossi, Afro, Cagli, Colla, Dorazio, Accardi negli anni Quaranta-Cinquanta e successivamente di Rotella, Lo Savio, Uncini, Schifano, Manzoni, Castellani, Agnetti negli anni Sessanta-Settanta ma anche di Kounellis, Merz, Fabro, Boetti e inoltre, negli stessi anni Settanta di artisti come Spagnulo, Gastini, Carrino, De Dominicis, Alfano e numerosi altri distintisi fino al clima del ritorno alla pittura degli anni Ottanta. Ognuno di tali artisti ha espresso la propria logica ideativa e formativa dell’opera sottolineando fortemente la propria individualità, aspetto saliente nell’arte contemporanea e ancor più di quella maturata dal dopoguerra in Italia.
La mostra è dunque rivolta simultaneamente tanto al riscontro storico di singole esperienze, definitivamente compiute, quanto a voler cogliere gli elementi distintivi di ogni singola logica pittorica e plastica manifestatasi. Sussidi e apparati di carattere storico critico accompagneranno il percorso artistico in modo da fornire al visitatore strumenti di lettura delle esperienze considerate così come dei mutamenti avvenuti dagli anni della ricostruzione del nostro paese sino all’avvio della globalizzazione. Per la qualità delle opere in mostra, per la peculiarità dell’allestimento e per l’originalità del taglio critico, IMMAGINARIA si pone come evento di rilievo realmente nazionale. Per molti sarà anche l’occasione per scoprire il contenitore dell’esposizione, il prezioso Palazzo Montani Leoni nel cuore di Terni. Il palazzo – com’è testimoniato dall’iscrizione sul portale di ingresso sul retro – risale al 1584. Nella seconda metà dell’Ottocento, a seguito di un intervento urbanistico che portò alla apertura della “Strada Nuova”, l’edificio subì un profondo riassestamento. L’attuale aspetto con la bella facciata opera dell’architetto Benedetto Faustini è frutto di quell’intervento che coinvolse anche diverse sale del piano nobile, decorate prevalentemente tra il 1887 e il 1913, pur preservando dipinti risalenti al primo impianto del palazzo.