Piazza Bentivoglio, Gualtieri, Emilia-Romagna, Italia
Nella storica sede di Palazzo Bentivoglio a Gualtieri (Reggio Emilia), da sabato 6 giugno apre nuovamente al pubblico la mostra “Incompreso. La vita di Antonio Ligabue attraverso le sue opere”, promossa dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue e dal Comune di Gualtieri.
Il percorso della mostra, a cura di Sergio e Francesco Negri, comprende 22 dipinti, alcuni bronzi ed un calco in terracotta. Le opere, tutte provenienti da collezioni private, sono esposte in ordine cronologico, con suddivisione in periodi, per consentire al visitatore di osservare l’evoluzione dello stile, della tecnica, ma anche dei temi che cambiano con il passare del tempo.
«L’opera di Antonio Ligabue – spiega, infatti, Sergio Negri – può essere suddivisa in tre periodi. Nel primo periodo (1927-1939) i colori sono molto tenui e diluiti. Sono usuali i temi legati alla vita agreste e le scene con animali feroci in atteggiamenti non eccessivamente aggressivi; pochissimi gli autoritratti. Il secondo periodo (1939-1952) è segnato dalla scoperta della materia grassa e corposa e da una rifinitura analitica di tutta la rappresentazione. Il terzo periodo (1952-1962) è la fase più prolifica. Il segno diventa vigoroso e continuo, al punto da stagliare nettamente l’immagine rispetto al resto della scena. È densa in quest’ultimo periodo la produzione di autoritratti, diversificati a seconda degli stati d’animo vissuti al momento dell’esecuzione».
Nel Salone dei Giganti sono presentati alcuni capolavori, come “Il serpentario” e “Aquila con volpe”, che ritraggono animali in movimento, “Castelli svizzeri”, che non veniva esposto a Gualtieri dagli anni Settanta, il celebre “Autoritratto con spaventapasseri” e “Diligenza con paesaggio”, un’opera inserita, così come altre presenti in mostra, nel film di Giorgio Diritti.
Ad arricchire ulteriormente l’esposizione, la presenza di documenti sulla vita dell’artista, la proiezione del film documentario di Raffaele Andreassi del 1961 e diverse foto risalenti agli anni Cinquanta, scattate dal reporter Walter Breveglieri, che ritraggono Ligabue alle prese con la sua Moto Guzzi.