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Le Cariatidi di Luca Freschi sbarcano al Museo Ebraico di Bologna. Per celebrare il Giorno della Memoria, il MEB ospita un’installazione site-specific dell’artista romagnolo Luca Freschi inserita in ART CITY Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera con la direzione artistica di Lorenzo Balbi e il coordinamento dell’Istituzione Bologna Musei. Curata da Niccolò Bonechi e realizzata in collaborazione con la Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia, la mostra di Luca Freschi sarà visitabile dal 26 gennaio all’8 marzo 2020. Le Cariatidi di Luca Freschi, sculture monumentali composte da elementi in terracotta e ceramica dipinta ed objet trouvè si inseriscono nel percorso museale quasi confondendosi con gli oggetti, le riproduzioni, i video e i documentari che appartengono alla sezione permanente. Osservando le Cariatidi lo sguardo corre sino al culmine dell’opera attraverso un’ascensione metaforica generata dalla reale sovrapposizione di elementi dal forte valore simbolico tra ready made e scultura: il vaso come contenitore di esperienze, le colonne antiche come fondamenta delle diverse culture, le statue classiche come rappresentazione della bellezza e della perfezione, la civetta come simbolo della conoscenza con riferimenti alla vanitas e alla tematica del memento mori. Le Cariatidi non sono altro che un organico ed equilibrato gioco di incastri, reminiscenze personali e culturali che si sovrappongono lasciando allo spettatore una libera interpretazione o per meglio dire la possibilità di ritrovarsi dentro le proprie esperienze, paure, emozioni. Caposaldo della ricerca di Luca Freschi è il concetto di memoria che si materializza nelle sue opere attraverso l’accumulo di oggetti che fanno parte della memoria storica collettiva e, scendendo nel particolare, nel vissuto di ognuno di noi. Ecco che l’installazione Cariatidi, presentata a ridosso del Giorno della Memoria (27 gennaio), si identifica come simulacro e contenitore emotivo in cui si rifugiano i ricordi di tutti e la speranza che niente di ciò che è accaduto si ripeta in futuro.
Luca Freschi, nato a Forlimpopoli (FC) nel 1982, si è laureato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Da allora ha intrapreso una ricerca basata sull’alterità della figura umana e sulla memoria personale e collettiva tramite l’utilizzo della tecnica del calco. Ha partecipato a varie esposizioni collettive e personali in Italia e in Europa come la 51° edizione del Premio Campigna (Galleria d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni, S. Sofia, Forlì Cesena, 2009), Open 12. Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni (Isola di S. Servolo, Venezia, 2009), Premio Opera (Biblioteca Oriani, Ravenna, 2011). Fra le recenti mostre personali si ricordano: Simplify and Disobey (Galleria Stefano Forni, Bologna, 2013), Lacrimae Rerum (Galleria dell’Immagine, Rimini, 2014), Volatili apparenze (Museo Nazionale Etrusco, Marzabotto, Bologna, 2014), La pratica dell’imperfetto (NiArt Gallery, Ravenna, 2015), Out of Memory (Art & Space Gallery presso Mandarin Oriental Hotel, Monaco di Baviera, 2017), Rust Never Sleeps (Zeit Gallery, Pietrasanta, Lucca, 2018), Nec spe nec metu (Palazzo del Monte di Pietà, Forlì, Forlì Cesena, 2019). Fra le collettive: Martyrium (M.E.A.M, Barcellona, 2014; Biennal Internacional d’Art, Pobla de Segur, Lleida, 2014), Arte dal Vero (Centro Gianni Isola, Imola, Bologna, 2015), La scultura è una cosa seria (Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2016), Dialoghi paralleli (Galleria Lara & Rino Costa, Valenza, Alessandria, 2016), Fragilis Mortalitas (Casa Serra, Cesena, Forlì Cesena, 2017-18), Italy Korea, Art & Culture – Acknowledging the Differences (Museo Nazionale, Ravenna, 2018), Nella mente di chi guarda (Chiesa di San Giovanni Battista, Modena, 2019). Nel 2015 è finalista alla 59° edizione del Premio Internazionale della Ceramica di Faenza. Nel 2017 viene invitato in Corea per la Gyeonggi International Ceramic Biennale. Nel 2019 partecipa al Premio Lissone Design presso il MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB) e il suo progetto Cariatidi viene ospitato alla 6° edizione della Biennale del Mosaico Contemporaneo presso il Museo Nazionale di Ravenna. Alcune delle sue opere sono state vincitrici di premi nazionali e acquisite in collezioni pubbliche italiane e spagnole. Attualmente collabora con importanti gallerie italiane e europee. Vive e lavora a Meldola (FC). Nel 2019 è uscito il primo libro monografico sul lavoro di Luca Freschi dal titolo Lacrimae Rerum (Danilo Montanari Editore, Ravenna) con un testo di Alberto Zanchetta e ricco apparato iconografico. Il volume sarà disponibile nello stand dell’editore in occasione di Arte Fiera Bologna. Dal 23 al 26 gennaio 2020 l’artista parteciperà, con la Galleria Bonioni Arte, alla prima edizione della fiera BOOMing Contemporary Art Show allestita presso DumBO Space a Bologna.