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RAFFAELLO 1520-1483

In collaborazione con la Galleria degli Uffizi dal 5 marzo al 2 giugno 2020 le Scuderie del Quirinale di Roma presentano la mostra RAFFAELLO 1520-1483 a cura di Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro. Una rassegna monografica con oltre 200 capolavori tra dipinti, disegni ed opere di confronto dedicata a Raffaello nel cinquecentenario della sua morte avvenuta a Roma all’età di appena 37 anni. L’esposizione – che trova ispirazione particolarmente nel fondamentale periodo romano di Raffaello che lo consacrò quale artista di grandezza ineguagliabile e leggendaria – racconta con ricchezza di dettagli tutto il suo complesso e articolato percorso creativo attraverso un vasto corpus di opere per la prima volta esposte tutte insieme. Il 6 aprile 1520 muore a Roma Raffaello Sanzio, il più grande pittore del Rinascimento. La città sembra fermarsi nella commozione e nel rimpianto mentre la notizia della scomparsa si diffonde con incredibile rapidità in tutte le corti europee. S’interrompeva non solo un percorso artistico senza precedenti ma anche l’ambizioso progetto di ricostruzione grafica della Roma antica, commissionato dal pontefice che avrebbe riscattato dopo secoli di oblio e rovina la grandezza e la nobiltà della capitale dei Cesari affermando inoltre una nuova idea di tutela. Sepolto secondo le sue ultime volontà nel Pantheon – simbolo della continuità fra diverse tradizioni di culto, forse l’esempio più emblematico dell’architettura classicaRaffaello diviene immediatamente oggetto di un processo di divinizzazione, mai veramente interrotto, che ci consegna oggi la perfezione e l’armonia della sua arte. A distanza di cinquecento anni questa mostra racconta la sua storia e insieme quella di tutta la cultura figurativa occidentale che l’ha considerato un modello imprescindibile. La rassegna, articolata secondo un’idea originale, propone un percorso che ripercorre a ritroso l’avventura creativa di Raffaello da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria fino alla nativa Urbino. Un incalzante flash-back che consente di ripensare il percorso biografico partendo dalla sua massima espansione creativa negli anni di Leone X. Risalendo il corso della vita di Raffaello di capolavoro in capolavoro, il visitatore potrà rintracciare in filigrana la prefigurazione di quel linguaggio classico che solo a Roma, assimilata nel profondo la lezione dell’antico, si sviluppò con una pienezza che non ha precedenti nella storia dell’arte. Grazie ad un numero eccezionale di capolavori provenienti dalle maggiori raccolte italiane ed europee, la mostra costituisce un’occasione ineguagliabile per osservare da vicino le invenzioni dell’Urbinate. Il suo breve, luminoso percorso ha cambiato per sempre la storia delle arti e del gusto: Raffaello rivive nelle sale dell’esposizione che lo celebra come genio universale. Molte le istituzioni coinvolte che hanno contribuito ad arricchire la rassegna con capolavori dalle loro collezioni: tra queste in Italia le Gallerie Nazionali d’Arte Antica, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Fondazione Brescia Musei e all’estero – oltre ai Musei Vaticani – il Louvre, la National Gallery di Londra, il Museo del Prado, la National Gallery of Art di Washington, l’Albertina di Vienna, il British Museum, la Royal Collection, l’Ashmolean Museum di Oxford, il Musée des Beaux-Arts di Lille.

Via Ventiquattro Maggio 24, Roma, Lazio, Italia