Piazza Colombo, Camogli, Liguria, Italia
C’è grande attesa a Camogli (Genova) per la 69° edizione della Sagra del Pesce che quest’anno si svolgerà in piazza Colombo nella giornata di domenica 10 maggio 2020. Decine di migliaia di persone partecipano ogni volta all’antichissima manifestazione gastronomica realizzata dal Comune di Camogli e dalla locale Pro Loco. Nata nel 1952 per volontà di una ventina di pescatori locali, la Sagra del Pesce è famosa per il suo ottimo pesce fritto e per l’impressionante maxi padella impiegata (con un peso di 26 quintali e un diametro di tre metri e ottanta centimetri). Come da tradizione, la kermesse si riconferma come uno degli appuntamenti rivieraschi più attesi dell’anno in grado di assicurare a tutti festa, spettacolo ma soprattutto una meravigliosa frittura di pesce, croccante e asciutta. La sera della vigilia si terrà la consueta celebrazione religiosa, con la processione religiosa dell’Arca di San Fortunato accompagnata dalla Banda “Città di Camogli”. Successivamente, sulla spiaggia, si potrà ammirare lo stupefacente spettacolo dell’incendio dei falò, mentre i fuochi d’artificio sul mare regaleranno ai visitatori momenti davvero suggestivi. Nella giornata di domenica, invece, circa 30 quintali di pesce azzurro saranno fritti ad arte nel maxi padellone in oltre 3.000 litri di olio.
Per l’occasione migliaia di avventori provenienti da tutta Italia si metteranno in fila per degustare il pesce freschissimo, fritto ad arte e distribuito in più riprese grazie anche all’impegno dei molti volontari presenti. Sono più di 100.000 le persone attese nei giorni della manifestazione gastronomica. La fama della Sagra del Pesce di Camogli coincide con quella della sua famosa padella gigante. Tutto ebbe inizio nel 1952, quando una ventina di pescatori decisero di donare del pesce fritto ai residenti e ai visitatori di passaggio, durante la festa di San Fortunato, loro Patrono. L’iniziativa ebbe successo al di là di ogni aspettativa, tanto che gli organizzatori dovettero friggere pesce per tutto il giorno. L’anno successivo si ripropose l’evento e Lorenzo Viacava detto “O Napoli” insieme a Lorenzo Gelosi detto “Cen”, entrambi pescatori, decisero per l’occasione di far costruire una padella gigante che divenne subito la più grande attrazione di quella che ormai era diventata una vera e propria sagra. L’avvenimento, nel frattempo, salì agli onori della cronaca internazionale grazie all’ampio spazio dedicato alla sagra dal New York Herald Tribune, all’interesse di Re Baldovino del Belgio e, nel 1955, addirittura a un’eurovisione televisiva. Questa simpatica tradizione si è trasformata negli anni in un importante momento di comunicazione e di proiezione dell’immagine a vocazione turistica della città.