Piazza del Campidoglio 1, Roma, Lazio, Italia
Grazie ad uno storico accordo tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e la Fondazione Torlonia ben novantasei eccezionali marmi della collezione Torlonia saranno protagonisti della grande mostra The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces curata da Salvatore Settis e Carlo Gasparri con l’allestimento di David Chipperfield Architects Milano. Con la prima tappa del tour mondiale a Roma – in programma dal 4 aprile 2020 al 10 gennaio 2021 – l’esposizione inaugura la nuova sede espositiva dei Musei Capitolini di Roma Capitale a Palazzo Caffarelli, tornati all’originario splendore grazie all’impegno della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La scelta della sede è legata al tema del percorso espositivo incentrato sulla storia del collezionismo in cui la vicenda del Museo Torlonia alla Lungara (fondato dal principe Alessandro Torlonia nel 1875) si inserisce con eccezionale rilevanza. La Collezione Torlonia – che conta 620 pezzi eccezionalmente catalogati nel 1881 in testi e fototipie da Pietro Ercole Visconti – è infatti l’esito di una lunga serie di acquisizioni e di alcuni significativi spostamenti di sculture fra le varie residenze della famiglia. Le sculture esposte in mostra sono state restaurate dalla Fondazione Torlonia con il contributo della maison Bvlgari e descritte in un nuovo catalogo edito da Electa. I marmi Torlonia costituiscono uno spaccato altamente rappresentativo e privilegiato della storia del collezionismo di antichità in Roma dal XV al XIX secolo. Le sculture in mostra non sono solo insigni esempi di scultura antica (busti, rilievi, statue, sarcofagi ed elementi decorativi) ma anche il riflesso di un processo culturale – gli inizi del collezionismo di antichità e il passaggio dalla collezione al Museo – di fondamentale importanza: un processo in cui Roma e l’Italia hanno avuto un primato incontestabile. Perciò l’esposizione ripercorre il formarsi della raccolta Torlonia e l’ultima delle sue cinque sezioni si lega in modo eloquente all’adiacente esedra dei bronzi e del Marco Aurelio nei Musei Capitolini, evidenziando il nesso fra gli inizi del collezionismo privato di antichità e il significato della donazione dei bronzi del Laterano al Comune da parte di Sisto IV nel 1471. L’esposizione segna il primo passo dell’accordo siglato il 15 marzo 2016 tra il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e la Fondazione Torlonia ed è il risultato dell’intesa istituzionale sottoscritta dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e dalla Soprintendenza Speciale di Roma con la stessa Fondazione Torlonia. La mostra è la prima tappa di un tour mondiale che si concluderà con l’individuazione di una sede espositiva permanente per l’apertura di un nuovo Museo Torlonia.